La Tana di' Chiuna

Non puoi entrare qui almeno di essere un filosofo

My Aspire One D257

Istruzioni

A partire da Debian 6.0 (Squeeze), la procedura di boot da dispositivo USB o SD card è stata ulteriormente semplificata. Questo consentirà, a chi volesse installare Debian, di impartire un unico comando per la creazione di un dispositivo (USB o SD card) bootabile.

È sufficiente scaricare un'immagine .iso (primo CD/DVD, netinst o mini.iso, vedi la guida Installare Debian), accertarsi che il dispositivo non sia montato e che la sua capacità sia tale da contenere l'immagine. Quindi basta un:

# dd if=/percorso/nome_immagine.iso of=/dev/sdb bs=4M; sync

e ritrovarsi una pendrive USB o una scheda SD bootabile per installare Debian.

ATTENZIONE
Il precedente esempio riguarda una pendrive riconosciuta come "sdb". Accertatevi di inserire il device corretto poiché il precedente comando cancella ogni dato presente sul dispositivo.

Utilizzare il comando:

# fdisk -l

per dissipare eventuali dubbi.

 

ATTENZIONE
Usando questo metodo ibrido, può succedere che il supporto USB sia memorizzato come CD/DVD per cui dopo l'installazione si riceve un errore nel riconoscimento dei supporti USB, per risolvere: editare il file /etc/fstab.
# nano /etc/fstab

ed eliminare la riga relativa al pseudo CD/DVD. Facendo ciò i supporti USB verranno riconosciuti correttamente.

 

Altri sistemi operativi

Per creare una pendrive USB o una SD card bootabile utilizzando altri sistemi operativi, è necessario far ricorso a programmi appositi. In giro per la Rete se ne trovano tanti e molti sono anche gratuiti.
Uno di questi potrebbe essere, ad esempio, UNetbootin. Il programma è rilasciato sotto licenza GPL ed è prelevabile e utilizzabile gratuitamente su piattaforme GNU/Linux, Windows e Mac.
UNetbootbin sembra non funzionare con alcuni debian installer (l'USB viene avviato, ma l'installazione a un certo punto si blocca perché non trova il CD). Uno dei software Windows in grado di creare, sicuramente, un pendrive USB funzionante per l'installazione Debian è PowerISO (gratuito/nag screen). Si consiglia la vecchia versione 4.9 che non installa adware. Lanciato il programma, dal menù "Strumenti > Create Bootable USB driver" sarà possibile creare la propria USB avviabile con l'installer Debian.

 

Programmi da installare direttamente

Deselezionare tutto a parte il server ssh e la configurazione standard (ultima riga). Non installare ambiente grafico!!!!

 

Prima di scollegare video e tastiera

Aggiunta di sudo

Login come root e dare:

$ apt-get install sudo

Aggiungere l'utente pippo al gruppo sudo:

# adduser pippo sudo

Dopo essere stati aggiunto ad un nuovo gruppo, l'utente deve fare il logout e quindi di nuovo il login affinché l'impostazione del nuovo gruppo abbia effetto. I gruppi vengono assegnati agli utenti solamente al momento del login. Una della maggiori fonti di confusione viene proprio dal fatto che gli utenti si aggiungono ad un gruppo, ma poi non fanno il logout e di nuovo il login e poi hanno problemi perché non sono ancora stati assegnati ad un gruppo. Si può controllare di quali gruppi si fa parte usando i comandi id o groups.

 

Modifica del file /etc/apt/source.list

Effetuare la modifica del file /etc/apt/source.list con il comando:

$ sudo nano /etc/apt/source.list

Alle righe attive, aggiungere i repo contrib e non-free, in modo che le righe attive passino da così:

deb http://ftp.it.debian.org/debian/ wheezy main

a così:

deb http://ftp.it.debian.org/debian/ wheezy main contrib non-free

 

Aggiunta del file firmware-realtek

Questa è più una cosa mia, resa necessaria dal mio hardware, comunque la scrivo, hai visto mai che serva a qualcuno.
Dicevo.. installiamo il file firmware-realtek con il comando:

$ sudo apt-get install firmware-realtek

E tutto dovrebbe andare a buon fine. A questo punto un bel riavvio:

$ sudo reboot

 

Configurare l'interfaccia di rete, se abbiamo bisogno di un ip statico:

Per tale motivo modifichiamo il file /etc/network/interfaces tramite il comando:

$ sudo nano /etc/network/interfaces

e, posto che la nostra rete sia collegata ad un router con IP 192.168.0.1, rendiamolo simile al seguente:

# This file describes the network interfaces available on your system
# and how to activate them. For more information, see interfaces(5).
# The loopback network interface
auto lo
iface lo inet loopback
# The primary network interface auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.0.100
netmask 255.255.255.0
network 192.168.0.0
broadcast 192.168.0.255
gateway 192.168.0.1

In questo caso, l'interfaccia di rete utilizzata è eth0 e l'IP assegnato è 192.168.0.100. Per conoscere le interfacce di rete presenti sulla propria macchina è possibile utilizzare il comando ifconfig, che fornirà un elenco di tutte quelle collegate ed attive. L'IP può essere scelto a piacere, purché sia del tipo 192.168.0.X, dove X è un numero compreso tra 2 e 254.

Andiamo adesso a modificare il file /etc/hosts per far sì che la macchina riconosca l'indirizzo IP scelto:

$ sudo nano /etc/hosts

e aggiungiamo la riga

192.168.0.100 ubuntu

utilizzando lo stesso IP scelto prima, e dove ubuntu è il nome di host che abbiamo assegnato alla macchina durante la fase di installazione, reperibile anche tramite il comando

$ cat /etc/hostname

Passiamo alla configurazione dei server DNS, tramite la modifica del file /etc/resolv.conf:

$ sudo nano /etc/resolv.conf

Una scelta universale è quella di utilizzare il servizio gratuito offerto da OpenDNS, aggiungendo a tale file le seguenti righe:

# OpenDNS
nameserver 208.67.220.220
nameserver 208.67.222.222

Riavviamo la macchina tramite il comando

$ sudo reboot

e testiamo la connessione “pingando” un sito web a piacere, ad esempio

$ ping www.google.it

Nel caso in cui tutto sia stato configurato in maniera corretta, si riceverà una risposta ai pacchetti inviati tramite ping, segno che la connessione funziona, altrimenti è necessario riconfigurare i parametri di rete e correggere eventuali errori commessi.

 

Installare il driver ntfs-3g

Login come root e dare il comando:

# apt-get install ntfs-3g

Adesso abbiamo anche la possibilità di montare dischi ntfs in scrittura

 

Disattivare il root login via ssh

Login come root e modificare il file /etc/ssh/sshd_config:

$ nano /etc/ssh/sshd_config

Disattivare l'uso dell'account root (PermitRootLogin no) e riavviamo la macchina tramite il comando

$ sudo reboot

 

Da qui in poi, si può continuare via ssh!!

Modifica del file fstab

Creiamo le directory di mount-point tramite il comando:

sudo mkdir /mnt/disk
sudo mkdir /mnt/disk/2t
sudo mkdir /mnt/disk/4t
sudo mkdir /mnt/disk/usb1
sudo mkdir /mnt/disk/ftp1

Prendiamo gli UUID della macchina con il comando:

$ sudo blkid

Copiare e incollare gli UUID da montare, aggiungendo le righe nel file /etc/fstab tramite il comando

$ sudo nano /etc/fstab

Le righe da aggiungere saranno del tipo:

UUID=xxxxxxxxxxxxxxxxxxx /mnt/disk/XX ext3 defaults 0 0

XX è il mount-point. Atraverso l'uso del UUID, abbiamo la possibilità di inserire anche le righe di vari dischi usb direttamente nel file fstab, indipendentemente da come sina riconosciuti (sdb, sdc, sde, ecc.) e quindi la possibilità poi di montarli "al volo" con un:

$ sudo mount -a

ovviamente con le opportune opzioni specificate nel file fstab, per esempio una riga del tipo:

UUID=xxxxxxxxxxxxxxxxxxx /mnt/disk/usbX ntfs-3g defaults 0 0

Riavviamo la macchina tramite il comando:

$ sudo reboot

e controlliamo se il montaggio è stato effettuato correttamente.

Installazione e configurazione DDclient

Installiamo il client ddclient con il comando:

$ sudo apt-get install ddclient

Da Debian, con l'installazione chiede già i parametri, ma comunque si possono editare con il comando:

$ sudo nano /etc/ddclient.conf

e apportiamo le seguenti modifiche al file /etc/ddclient.conf:

# /etc/ddclient.conf
protocol=dyndns2
use=web, web=checkip.dyndns.it
server=dyndns.it
login=INSERIRE_IL_PROPRIO_USERNAME
password='INSERIRE_LA_PROPRIA_PASSWORD'
INSERIRE_IL_NOME_HOST DA AGGIORNARE

A questo punto un controllo con il comando:

$ ddclient -debug

Se tutto è regolare, riavviamo il servizio con il comando:

$ sudo service ddclient restart

 

Installazione e configurazione MiniDLNA e Samsung

Installiamo il media server miniDLNA con il comando:

$ sudo apt-get install minidlna

Fermiamo il servizio con il comando:

$ sudo service minidlna stop

e apportiamo le seguenti modifiche al file /etc/minidlna.conf:

port=9500
media_dir=V,/path/Videos
media_dir=A,/path/Music
media_dir=P,/path/Pictures
serial=
model_number=AllShare1.0
network_interface=eth0 # change appropriately, e.g. wlan0 if you stream from wireless
friendly_name=miniDLNA # how miniDLNA is named on the TV
enable_tivo=no
strict_dlna=no
notify_interval=900

riavviamo il servizio con il comando:

$ sudo service minidlna force-reload

Nella configurazione standard, il db si trova in /var/lib/minidlna.

 

Installazione e configurazione condivisioni Samba

Installiamo samba con il comando:

$ sudo apt-get install samba cifs-utils

Fermiamo il servizio con il comando:

$ sudo service samba stop

e apportiamo le seguenti modifiche al file /etc/samba/smb.conf, sezione GLOBAL:

[global]
workgroup = GRUPPODILAVORO
server string = DESCRIZIONE
allow hosts = 192.168.1.0/24
wins support = yes
security = share
share modes = yes
encrypt passwords = no

e alla fine del file, aggiungere le condivisioni (questo esempio è di condivisione TOTALE della cartella ESEMPIO):

[nomecondivisione]
comment = commento_condivisione
path = /path/da/condividere/ESEMPIO
read only = no
guest ok = yes
guest only = yes
create mask = 0777
directory mask = 0777

Controlliamo la configurazione con il comando:

$ sudo testparm

e, se tutto è ok, riavviamo samba:

sudo service samba start

 

Installazione e configurazione Proftpd

Installiamo il media server Proftpd con il comando:

$ sudo apt-get install proftpd

Fermiamo il servizio con il comando:

$ sudo service proftpd stop

e apportiamo le seguenti modifiche al file /etc/proftpd/proftpd.conf:

UseIPv6 off
ServerName "NomeServer"
DefaultRoot /
MaxInstances 3

riavviamo il servizio con il comando:

$ sudo service proftpd start

Nella configurazione standard, la maschera file e directory è 022.

 

Installazione e configurazione Utorrent server

 

Installazione e configurazione FanControl e hd temp

 

Installazione e configurazione mail da terminale

 

Installazione e configurazione script crontab